Perché è importante fare il backup?
Una domanda apparente banale, perché tutti siamo pienamente consapevoli dell’importanza del backup. Le possibilità di andare incontro a un guasto, a un virus o a una circostanza fortuita che procuri la perdita totale o parziale dei dati è sempre dietro l’angolo. Pertanto avere una copia di sicurezza dei dati permette di ripristinarli tutti o buona parte, senza andare incontro a grosse complicazioni.
Ecco perché è importante avere delle copie: per poter facilmente recuperare i dati nell’eventualità in cui essi vadano persi.
Le strategie di backup sono diverse: si può scegliere quale selezione di dati conservare e in che supporto. Ma quale che siano le necessità di ciascuno, è bene sempre effettuarlo con una certa periodicità, settimanale o mensile, così da avere sempre copie aggiornate dei file più importanti.
Cos’è il backup
Non è altro che la duplicazione o copia dei dati presenti da un supporto di archiviazione ad un altro. Esso permette di recuperare i dati nel momento in cui sono stati cancellati per sbaglio, con lo scopo di limitare i danni il più possibile.
Come abbiamo già anticipato, esistono diverse strategie di backup. Vediamole insieme:
- Completo: si tratta della copia completa dei file e delle cartelle presenti sul computer;
- Incrementale: si procede con l’archiviazione dei soli file creati e modificati dall’ultima copia eseguita. Tutti gli altri file vengono lasciati inalterati. Si deduce che prima deve essere stato fatto un backup completo;
- Differenziale: si tratta di una tipologia che prevede la memorizzazione di file e cartelle create a partire dall’ultimo backup completo, tutto il resto viene lasciato inalterato.
Come farlo in maniera manuale
In realtà effettuare una copia di sicurezza in maniera manuale non è affatto difficile. Se si ha un Window, basta andare su Start, Impostazioni, cliccare sulla voce Aggiornamento e sicurezza, e infine backup.
Se invece si ha un computer Mac, basta avere l’app Time Machine: dopo il primo backup completo, effettua in automatico dei backup incrementali a cadenza mensile o settimanale, a seconda delle scelte dell’utente.
L’unica cosa da non dimenticare è di collegare il supporto di archiviazione.
L’hard disk esterno o chiavetta esterna USB, è la maniera più semplice e meno costosa, ma anche la meno sicura dove fare le copie di Backup. Si tratta di memorie volatili, per cui soggette a deterioramento.
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Anche le memorie esterne non sono molto affidabili. CD e DVD negli anni si sono rivelati dei supporti abbastanza stabili. L’unica pecca consiste nello spazio a disposizione, che può andare bene per un backup di file privati, ma di certo non per un’azienda. I supporti più idonei per le copie di sicurezza sono il NAS, un dispositivo composto da due hard disk in raid scritti contemporaneamente, o il server locale, una macchina dedicata esclusivamente al salvataggio e al mantenimento di tutti i dati.
Backup in cloud
Ad oggi tutti questi supporti sono stati superati dal cloud, uno spazio di archiviazione nel global server che tutela i dati anche i caso di catastrofi.
Basta installare il programma su PC o su un altro dispositivo e pianificare la frequenza del salvataggio. Non solo si disporrà di un modo semplice per recuperare i dati se il PC dovesse danneggiarsi, ma così ci si assicura che il tuo backup sia continuo e accessibile da qualsiasi dispositivo.
I programmi più utilizzati sono Microsoft OneDrive, che offre fino a 10 GB di spazio di archiviazione. Ci sono alcune opzioni a pagamento per l’aggiornamento, ma questo può rivelarsi costoso.
Dropbox è un altro server cloud che permette di salvare documenti importanti online ma con le stesse limitazioni di One Drive. Può rivelarsi prezioso solo per un numero limitato di file.
Software automatici
Come per ogni cosa, sulla rete è possibile trovare molti software che aiutano nell’esecuzione del backup. Esistono versioni gratuite e a pagamento, tra le quali è possibile scegliere in base alle proprie esigenze.
Uranium Backup è un programma versatile e potente per salvare tutti i tuoi dati personali e aziendali. E’ gratuito e permette di configurare un numero illimitato di backup su diverse destinazioni. E’ utilissimo il sistema di reportistica che assicura il buon esito della copia di sicurezza con l’invio di una e-mail.
EaseUS Todo Free Backup ha quasi tutte le funzionalità dell’edizione Premium. E’ possibile pianificare i backup, ma perdere la possibilità di avere questi backup attivati da vari eventi. Esiste anche la possibilità di utilizzare l’archiviazione cloud.
Cobian Backup è un ottimo strumento di backup gratuito, ma richiede una certa dimestichezza per disporre delle funzioni avanzate. I file possono essere archiviati su un altro disco rigido locale, posizionati in rete o su un server FTP. Può eseguire il backup in più supporti contemporaneamente. Purtroppo quando si tratta di ripristinare i dati Cobian Backup presenta delle lacune: non esiste una procedura guidata, quindi rimani da solo a dover copiare i file, decodificandoli e decomprimendoli prima di iniziare.
Per i Mac il miglior programma è iBackup, un software gratuito dove è possibile definire i vari profili, salvare preferenze di applicazioni, schedulare salvataggi automatici e tanto altro. E’ possibile, inoltre, eseguire dei backup su qualsiasi risorsa di rete. Per il ripristino, seleziona l’apposita dicitura in alto e scegli i file da ripristinare.
Parola d’ordine: pianificazione!
Spesso e volentieri, presi da impegni e scadenze, si dà la precedenza altro e si rimanda l’esecuzione del backup. La verità è che fin tanto che non si verifica la perdita accidentale dei dati, il backup può sembrare una perdita di tempo. Ma a tutti sarà capitato di mettersi la mattina al PC e non riuscire ad accenderlo. E lì, in quel preciso momento, abbiamo ringraziato per quei 5 minuti spesi, sospirando “non si sa mai”!
E’ inutile quindi ribadirne ancora l’importanza. Pertanto, per evitare che sfugga di mente o si posticipi per pigrizia, conviene sempre pianificare l’esecuzione del backup in base alla necessità.
Forse era meglio carta e penna? che fine hanno fatto i giornali cartacei?