Copyright on line: cos’è e come muoversi

cos e copyright 1

Perché è importante conoscere le norme sul copyright on line?

Argomento spinoso ma importante, il copyright on line costituisce un nodo problematico per chi si tuffa nella rete. Sappiamo bene con che facilità è possibile reperire tutto quello di cui abbiamo bisogno: testi, sceneggiature, immagini, foto, musica, video. Tutto è a portata di click. Ma ne possiamo disporre? Se sì, come? Bella domanda!

cos e copyright 1

Sia per chi mette i propri lavori su Internet e li vuole proteggere dal plagio, sia per chi lavora nel web e non può rischiare di utilizzare materiale violando il copyright, è importante conoscere cosa prevede la legge sul diritto d’autore. Le nuove norme approvate dal Parlamento Europeo nel Marzo del 2019, non ancora entrate in vigore, prospettano un rimescolamento delle carte volto a garantire una maggiore tutela degli artisti.

Ma procediamo con ordine.

Che cos’è il copyright?

Il copyright, corrispettivo inglese del diritto d’autore, tutela le creazioni di un artista, e più in generale, qualunque opera di ingegno. Esso nasce con la creazione dell’opera: l’autore deve dimostrare di aver realizzato l’opera prima di chiunque altro. È abbreviato con il simbolo ©, spesso accompagnato dalla dicitura “Tutti i diritti riservati”. Ciò implica che non è possibile utilizzare il materiale senza un’autorizzazione scritta dell’autore.

copyright on line

E’ importante tenere presente che Internet ha profondamente sconvolto questo settore per la facilità con cui è possibile reperire ciò di cui si ha bisogno nei motori di ricerca. Motivo per cui il Parlamento Europeo ha deciso di apportare delle modifiche alle normative già in atto, aumentando le garanzie della libertà di espressione dei singoli utenti.

Copyright testo

Il diritto d’autore sui testi è regolamentato già dal 1941. Ma oggi è sempre più facile trovare testi o porzione di testi “scopiazzati” qua e là, su blog e social.
Ma è possibile farlo? Ebbene no! Anche se nelle pagine social o nei siti non troviamo il simbolo ©, è obbligatorio per gli utenti rispettare il copyright. La paternità viene assicurata automaticamente nel momento in cui l’opera viene creata e fissata su supporto cartaceo o magnetico.
E’ inoltre possibile certificare la data di paternità depositando il progetto alla SIAE . Possono essere depositate opere inedite. Il deposito ha una durata di 5 anni e può essere rinnovato alla scadenza per un uguale periodo, a meno che il titolare decida di ritirare in ogni momento l’opera. Se alla scadenza il titolare non ritira l’opera o non rinnova il deposito la SIAE si ritiene autorizzata alla distruzione del materiale stesso.
Tuttavia esiste un modo in cui è possibile copiare una parte di testo senza violare il copyright: si può fare un riassunto che non abbia fini di lucro, citando e linkando la fonte da cui è tratto.

copyright testo

Copyright immagini e foto

Le immagini, così come i testi o qualunque altra opera artistica,  sono coperte da copyright nel momento in cui vengono create. Anche in questo caso non è necessario indicare il simbolino e la dicitura; chi le utilizza senza consenso del proprietario commette una violazione.

Esistono però foto o immagini che non sono coperte dal diritto d’autore. Esse sono quelle che l’autore ha deciso di rendere disponibili, rinunciando volontariamente ai diritti.
Altre foto di libero utilizzo sono quelle prive di qualsiasi contenuto creativo. Per capire quali siano è importante distinguere tra foto, semplice scatto della realtà, e opere fotografiche, ovvero la visione del fotografo/artista che rielabora la realtà attraverso filtri, inquadrature, lavori post produzione. Solo le opere fotografiche sono tutelate dal diritto d’autore perché esprimono una particolare visione, frutto della creatività dell’autore.
Distinguerle non è affatto semplice, pertanto è più semplice indicare nei motori di ricerca l’opzione “contrassegnati per essere riutilizzati” tra i diritti di utilizzo (sotto la barra di ricerca Google).

copyright immagini foto

Copyright idee

E’ possibile depositare presso la SIAE anche progetti, idee strutturate sulle quali fare valere la proprietà intellettuale. Un’idea dotata di un suo piano di esecuzione, è soggetta a Copyright e, depositandola, si dispone di uno strumento indispensabile che attesta la vostra paternità nel momento in cui si procede con la realizzazione.
Sembra banale sottolinearlo, ma in realtà non è così. Le idee sono volatili ed è facile che qualcuno riesca ad appropriarsene senza troppa fatica. E’ importante allora depositare il progetto redigendo una relazione ben argomentata, dalla quale si evince l’originalità della vostra idea. Solo così si è veramente tutelati e si può fare valere, all’occorrenza, il proprio diritto d’autore.

Attributi e libertà

Le licenze Creative Commons (CC), istituite nel Dicembre 2002, sono delle licenze di diritto d’autore: l’autore può scegliere di autorizzare l’utilizzo della propria creazione in base alla finalità. Esse permettono di aggirare i problemi più frequenti del copyright sulle immagini, esercitando in maniera flessibile i propri diritti.
Esistono differenti combinazioni di Creative Commons, che consistono in 6 licenze nate dalla combinazione di due libertà e quattro attributi dell’opera.

Le libertà sono quelle di condivisione, cioè la libertà di trasmettere l’opera, e la libertà di rielaborazione dell’opera, cioè riadattarla al contesto.

Gli attributi, invece, sono:

  • BY (Attribuzione): permette la copia e la distribuzione purché si faccia riferimento all’attribuzione originale;
  • NC (non commerciale):permette la copia solo per fini non commerciali;
  • ND (non opere derivate): non permette rielaborazioni o adattamenti. Sono concesse solo copie identiche.
  • SA (condividi allo stesso modo): è possibile distribuire lavori derivati dall’opera solo con una licenza identica o compatibile a quella concessa con l’opera originale.

Tipi di licenze

Ognuna di queste quattro clausole individua una condizione particolare a cui il fruitore dell’opera deve sottostare per poterne usufruire liberamente. Combinandole si ottengono 16 licenze. La maggior parte rientrano nei diritti d’autore, le rimanenti costituiscono le Creative Commons:

  • CC BY : permette la diffusione dell’opera, trasformandola e usandola anche a scopo commerciale.E’ obbligatorio citare l’autore;
  • CC BY-SA: è possibile riprodurre, ridistribuire e usare anche commercialmente l’opera. Può essere modificata ma con esplicito riferimento all’opera originale e con l’utilizzo della stessa licenza dell’originale;
  • CC BY-ND: è possibile diffondere l’opera, usarla anche a scopo commerciale,sempre con riferimento all’originale. Non è concessa alcuna modifica;
  • CC BY-NC: è permesso diffondere e modificare l’opera. Non è permesso l’uso commerciale;
  • CC BY-NC-SA: non è permesso l’uso commerciale ma è possibile modificare l’opera. Se si rilascia una versione modificata dell’opera, si deve usare escludere l’uso commerciale;
  • CC BY-NC-ND: è possibile distribuire l’opera, ma solo a scopi non commerciali e solo in originale. Si tratta della licenza più restrittiva;
  • Licenza CC0: con questo particolare tipo di licenza l’autore sceglie di rilasciare l’opera in pubblico dominio. Così facendo, rinuncia a tutti i diritti sulla sua opera.

Per ogni licenza è necessario menzionare e inserire un collegamento all’autore specificando la licenza CC utilizzata.

E dunque, come muoversi?

Le combinazioni possibili non sono molte, ma è facile commettere errori per chi non ha dimestichezza con la rete e i suoi tranelli. E’ importante sottolineare che presto le nuove normative europee renderanno questo quadro ancora più articolato. Con un po’ di attenzione è sempre possibile trovare gli strumenti giusti per riconoscere quali elementi sono coperti da copyright e quali no. Ma per chi si deve tuffare nel web in maniera professionale non può rischiare di inciampare in un errore del genere.

Per un aiuto concreto, potete visitare il sito creazionesitiwebcatania.it o chiamare il numero 095 286 2422. Una squadra di esperti sarà al vostro servizio.